martedì 6 agosto 2013

Autostrade per l'Italia: "Ammontano a 234,4 milioni di € le risorse spese come compensazione ambientale nei 6 comuni attraversati dalla Variante di valico"

Chissà se i residenti di questa porzione d’Appennino, interessata in questi anni dai lavori della Variante di Valico, si sono mai chiesti a quanto ammontano, in totale, i costi sostenuti da Autostrade per compensare i territori attraversati dall’opera. Da un po’ avevamo questa curiosità, e abbiamo girato la domanda a Società Autostrade, che ci ha subito risposto. Beh, è un mare di soldi. Per cominciare, diciamo subito che si tratta di circa il 10% del costo totale dell’opera. E per dirla tutta, aggiungiamo che si tratta della bella cifra di 234,4 milioni di euro, spesi per finanziare opere a favore dei territori di 6 Comuni: Sasso Marconi, Marzabotto, Monzuno, Grizzana Morandi, San Benedetto Val di Sambro e Castiglione dei Pepoli: quelli cioè interessati dall’ impatto ambientale della Variante di Valico. Tali opere comprendono quelle di “restauro e valorizzazione ambientale (PREVAM) realizzate da Autostrade per l’Italia nell'ambito dei lavori autostradali, gli interventi sul territorio sempre realizzati da Aspi con specifici appalti, e le opere cosiddette "non causa effetto", finanziate da Aspi e realizzate dai Comuni e da Hera”. Si tratta di una media di 39 milioni di euro a Comune, se i conti di Società Autostrade sono esatti, cosa di cui non ci permettiamo di dubitare. E dire “una media di 39 milioni di euro a Comune”, significa che un Comune ne avrà avuti magari un po’ meno, diciamo 20, ed un altro un po’ di più, diciamo 60. Se si pensa che i bilanci di alcuni di questi Comuni raggiungono a malapena i 10 milioni annui, si capisce che il fatto di ricevere, nel giro di pochi anni,  opere per un controvalore compreso tra 20 e 60 milioni sia alquanto straordinario, di quelli che capitano una volta ogni cent’anni, se capitano. Questo mare di soldi, tanto per capirci, corrisponde ad un raddoppio del gettito netto di una decina di anni di IMU, TARES e multe, e pone il problema di come faranno, questi sei Comuni, a tornare ad un regime normale di entrate dopo aver goduto, per un certo arco di tempo, di questa formidabile iniezione di capitali, sia pure quasi sempre sotto forma di opere (quindi spesso senza neppure l’impegno progettuale ma solo esercitando il controllo) e in qualche caso anche di risorse liquide, da spendere dove serviva. Come sarebbe, oggi,  questo territorio senza questi 234,4 milioni di opere realizzate, o in corso di realizzazione, che ne hanno cambiato la fisionomia, si può supporre, in termini migliorativi? Nuove strade che prima non c’erano, estensione della metanizzazione che prima non c’era, sistemi fognari e di illuminazione che prima non c’erano, a volte perfino edifici ad uso pubblico che prima non c’erano, sono stati tutti finanziati e realizzati  grazie al fatto che la Variante è passata per di qua anziché da un’altra parte. Tra un paio d’anni i cantieri della Variante chiuderanno, alcune migliaia di lavoratori che per anni hanno frequentato bar, negozi, alberghi e ristoranti se ne andranno. Resterà la Variante, completata nelle sue gallerie, nei viadotti e negli svincoli, e resteranno le strade,  alcune nuove, altre rifatte. Resteranno scuole, campi sportivi, opere di urbanizzazione e impianti che non ci sarebbero mai stati. E avremo nuovi sindaci, alcuni dei quali scelti dai cittadini nelle prossime elezioni della primavera 2014, senza più un soldo da poter spendere, perché sarà già stato speso tutto, che torneranno a dover fare i conti solo con IMU e TARES... E per loro sarà dura, dopo anni coi cassetti pieni, tornare a fare i conti con la realtà di casse vuote e con le aspettative di territori abituati a ricevere tanto.

Suzzano di Vergato, serata di poesia e musica per la rassegna L'importanza di essere piccoli

Passa per Suzzano (nei pressi di Cereglio, comune di Vergato) stasera la rassegna di musica d’autore e poesia L’importanza di essere piccoli, curata e organizzata da Sassiscritti con la direzione artistica di Daria Balducelli e Azzurra D'Agostino. Pensata e sviluppata per essere ambientata nei borghi dell’Appennino bolognese, è partita domenica 4 agosto con un’anteprima nel borgo di Massovrana (Badi/Castel di Casio) con un live acustico del cantautore olandese Bart la Falaise seguito da Federico Frascarelli, con brani chitarra e voce. Nel corso della serata letture corali, “improvvisate, folli e iridescenti di 4 poeti underground”. Ieri sera 5 agosto presso il parco fluviale di Molino del Pallone (Granaglione) la rassegna ha proposto il cantautore Colapesce, vincitore della Targa Tenco 2012 come migliore opera prima col suo album Meraviglioso declino, ed il poeta senese Stefano Dal Bianco.
Stasera a Suzzano gli abitanti addobberanno la piazzetta preparando anche un piccolo buffet di benvenuto. Alle 21 sul palco  la poetessa e traduttrice Anna Maria Carpiuna, presentata dagli organizzatori come una “tra le più importanti ed interessanti autrici e intellettuali contemporanee. Formatasi all’Accademia di Brera, partecipando a esposizioni a Milano e a Colonia, ha vissuto per diversi periodi a Bonn; saggista e traduttrice di poeti tedeschi (da Gottfried Benn, Kleist, Nietzche, Grünbein a Enzensberger) si confronta con la vita quotidiana e con le grandi domande ontologiche, con quel mistero abissale che si cela nei gesti di tutti i giorni, nella vita che scorre come la prosa e che ha slanci di verticale poesia. Un linguaggio familiare che filtra nella pelle, arriva anche alle persone che non sono “abituate” ad ascoltare poesia”. A seguire, il musicista, produttore e songwriter Giangrande, “capace di muoversi con grazia ed eleganza all’interno dei diversi linguaggi e stili musicali: dalla canzone d’autore all’elettronica fino alla colonna sonora. In questo momento in tour con Daniele Silvestri come chitarrista della band, Giangrande porta a Suzzano il suo ultimo album da solista, Directions, prodotto da Paolo Benvegnù. Un album dalle atmosfere delicatissime, cantato in tre lingue, un respiro internazionale che però bene si sposa - grazie alla delicatezza della voce di Giangrande - con l’intimità di un piccolo borgo”.
Daria Balducelli (foto Guido Mencari),
assieme ad Azzurra D'Agostino cura
la direzione artistica della rassegna
Domani mercoledì 7 agosto la rassegna continua tra i castagneti di Poranceto (nel comune di Camugnano). Nel raccoglimento del castagneto, in quel silenzio referenziale che si crea a contatto con la natura, gli ospiti potranno ascoltare la “mitologia contemporanea” di Ida Travi, poetessa, ma anche studiosa di filosofia. Segue Cesare Basile, artista che suona e scrive dall’inizio degli anni ottanta e vanta collaborazioni con John Bonnar (Dead Can Dance), Nada, Lorenzo Corti , Cristina Donà, Delta V ed altri.
Giovedì 8 agosto il borgo magico della Scolca (nei pressi di Grizzana Morandi) ospiterà l’incontro con la poesia di Antonella Anedda, vincitrice del Premio Rèpaci Viareggio” 2012 con la raccolta Salva con nome, e con la musica di Pino Marino, compositore, pianista e chitarrista, che la rivista Il Mucchio selvaggio definisce “…una voce evocativa che intona testi per i quali si può scomodare il termine poesia, poesia concreta e surreale, profonda e ironica, intrisa di malinconia così come illuminata di speranze…”
Venerdì 9 agosto termina il viaggio degli artisti e degli spettatori nelle terre dell’Appennino con il consolidato appuntamento a Capugnano (Porretta Terme), dove sul palco saliranno altri due grandi artisti: Milo De Angelis, che oltre ad essere un grande poeta ha tradotto superbamente dal francese e dalle lingue classiche Racine, Baudelaire, Blanchot, Eschilo, Lucrezio, e Umberto Giardini, conosciuto per molti anni con lo pseudonimo Moltheni, con i suoni elettrici del bellissimo ultimo disco La dieta dell’imperatrice.
Maggiori dettagli sulla rassegna su http://sassiscritti.wordpress.com/ e su Fb: L'importanza di essere piccoli.