Chissà se i residenti di questa
porzione d’Appennino, interessata in questi anni dai lavori della Variante di
Valico, si sono mai chiesti a quanto ammontano, in totale, i costi sostenuti da
Autostrade per compensare i territori attraversati dall’opera. Da un po’
avevamo questa curiosità, e abbiamo girato la domanda a Società Autostrade, che
ci ha subito risposto. Beh, è un mare di soldi. Per cominciare, diciamo subito
che si tratta di circa il 10% del costo totale dell’opera. E per dirla tutta,
aggiungiamo che si tratta della bella cifra di 234,4 milioni di euro, spesi per
finanziare opere a favore dei territori di 6 Comuni: Sasso Marconi, Marzabotto,
Monzuno, Grizzana Morandi, San Benedetto Val di Sambro e Castiglione dei
Pepoli: quelli cioè interessati dall’ impatto ambientale della Variante di
Valico. Tali opere comprendono quelle di “restauro e valorizzazione ambientale
(PREVAM) realizzate da Autostrade per l’Italia nell'ambito dei lavori
autostradali, gli interventi sul territorio sempre realizzati da Aspi con
specifici appalti, e le opere cosiddette "non causa effetto", finanziate
da Aspi e realizzate dai Comuni e da Hera”. Si tratta di una media di 39
milioni di euro a Comune, se i conti di Società Autostrade sono esatti, cosa di
cui non ci permettiamo di dubitare. E dire “una media di 39 milioni di
euro a Comune”, significa che un Comune ne avrà avuti magari un po’ meno,
diciamo 20, ed un altro un po’ di più, diciamo 60. Se si pensa che i bilanci di
alcuni di questi Comuni raggiungono a malapena i 10 milioni annui, si capisce che
il fatto di ricevere, nel giro di pochi anni,
opere per un controvalore compreso tra 20 e 60 milioni sia alquanto
straordinario, di quelli che capitano una volta ogni cent’anni, se capitano.
Questo mare di soldi, tanto per capirci, corrisponde ad un raddoppio del
gettito netto di una decina di anni di IMU, TARES e multe, e pone il problema
di come faranno, questi sei Comuni, a tornare ad un regime normale di entrate
dopo aver goduto, per un certo arco di tempo, di questa formidabile iniezione
di capitali, sia pure quasi sempre sotto forma di opere (quindi spesso senza
neppure l’impegno progettuale ma solo esercitando il controllo) e in qualche
caso anche di risorse liquide, da spendere dove serviva. Come sarebbe,
oggi, questo territorio senza questi 234,4
milioni di opere realizzate, o in corso di realizzazione, che ne hanno cambiato
la fisionomia, si può supporre, in termini migliorativi? Nuove strade che prima
non c’erano, estensione della metanizzazione che prima non c’era, sistemi
fognari e di illuminazione che prima non c’erano, a volte perfino edifici ad
uso pubblico che prima non c’erano, sono stati tutti finanziati e
realizzati grazie al fatto che la Variante è passata per di
qua anziché da un’altra parte. Tra un paio d’anni i cantieri della Variante
chiuderanno, alcune migliaia di lavoratori che per anni hanno frequentato bar,
negozi, alberghi e ristoranti se ne andranno. Resterà la Variante , completata
nelle sue gallerie, nei viadotti e negli svincoli, e resteranno le strade, alcune nuove, altre rifatte. Resteranno
scuole, campi sportivi, opere di urbanizzazione e impianti che non ci sarebbero
mai stati. E avremo nuovi sindaci, alcuni dei quali scelti dai cittadini nelle
prossime elezioni della primavera 2014, senza più un soldo da poter spendere,
perché sarà già stato speso tutto, che torneranno a dover fare i conti solo con
IMU e TARES... E per loro sarà dura, dopo anni coi cassetti pieni, tornare a
fare i conti con la realtà di casse vuote e con le aspettative di territori
abituati a ricevere tanto.
martedì 6 agosto 2013
Suzzano di Vergato, serata di poesia e musica per la rassegna L'importanza di essere piccoli
Passa per Suzzano (nei pressi di Cereglio, comune di Vergato) stasera la
rassegna di musica d’autore e poesia L’importanza di essere piccoli, curata e
organizzata da Sassiscritti con la direzione artistica di Daria Balducelli e Azzurra D'Agostino. Pensata e sviluppata per essere ambientata nei
borghi dell’Appennino bolognese, è partita domenica 4 agosto con un’anteprima
nel borgo di Massovrana (Badi/Castel di Casio) con un live acustico
del cantautore olandese Bart la
Falaise seguito da Federico Frascarelli, con brani
chitarra e voce. Nel corso della serata letture corali, “improvvisate, folli e
iridescenti di 4 poeti underground”. Ieri sera 5 agosto presso il parco
fluviale di Molino del Pallone (Granaglione) la rassegna ha proposto il
cantautore Colapesce, vincitore della Targa Tenco 2012 come migliore opera
prima col suo album Meraviglioso declino, ed il poeta senese Stefano Dal
Bianco.
Stasera a Suzzano gli abitanti addobberanno la piazzetta
preparando anche un piccolo buffet di benvenuto. Alle 21 sul palco la poetessa e traduttrice Anna Maria
Carpiuna, presentata dagli organizzatori come una “tra le più importanti ed
interessanti autrici e intellettuali contemporanee.
Formatasi all’Accademia di Brera, partecipando a esposizioni a Milano e a
Colonia, ha vissuto per diversi periodi a Bonn; saggista e traduttrice di poeti
tedeschi (da Gottfried Benn, Kleist, Nietzche, Grünbein a Enzensberger) si
confronta con la vita quotidiana e con le grandi domande ontologiche, con quel
mistero abissale che si cela nei gesti di tutti i giorni, nella vita che scorre
come la prosa e che ha slanci di verticale poesia. Un linguaggio familiare che
filtra nella pelle, arriva anche alle persone che non sono “abituate” ad
ascoltare poesia”. A seguire, il musicista, produttore e
songwriter Giangrande, “capace di muoversi con grazia ed eleganza
all’interno dei diversi linguaggi e stili musicali: dalla canzone d’autore
all’elettronica fino alla colonna sonora. In questo momento in tour con Daniele
Silvestri come chitarrista della band, Giangrande porta a Suzzano il suo ultimo
album da solista, Directions, prodotto da Paolo Benvegnù. Un album dalle
atmosfere delicatissime, cantato in tre lingue, un respiro internazionale che
però bene si sposa - grazie alla delicatezza della voce di Giangrande - con
l’intimità di un piccolo borgo”.
Daria Balducelli (foto Guido Mencari), assieme ad Azzurra D'Agostino cura la direzione artistica della rassegna |
Domani mercoledì 7 agosto la rassegna continua tra i
castagneti di Poranceto (nel comune di Camugnano). Nel raccoglimento del
castagneto, in quel silenzio referenziale che si crea a contatto con la natura,
gli ospiti potranno ascoltare la “mitologia contemporanea” di Ida Travi, poetessa,
ma anche studiosa di filosofia. Segue Cesare Basile, artista che suona e
scrive dall’inizio degli anni ottanta e vanta collaborazioni con John Bonnar
(Dead Can Dance), Nada, Lorenzo Corti , Cristina Donà, Delta V ed altri.
Giovedì 8 agosto il borgo magico della Scolca (nei
pressi di Grizzana Morandi) ospiterà l’incontro con la poesia di Antonella
Anedda, vincitrice del Premio Rèpaci Viareggio” 2012 con la raccolta Salva con
nome, e con la musica di Pino Marino, compositore, pianista e
chitarrista, che la rivista Il Mucchio selvaggio definisce “…una voce evocativa
che intona testi per i quali si può scomodare il termine poesia, poesia
concreta e surreale, profonda e ironica, intrisa di malinconia così come
illuminata di speranze…”
Venerdì 9 agosto termina il viaggio degli artisti e
degli spettatori nelle terre dell’Appennino con il consolidato appuntamento a
Capugnano (Porretta Terme), dove sul palco saliranno altri due grandi
artisti: Milo De Angelis, che oltre ad essere un grande poeta ha tradotto
superbamente dal francese e dalle lingue classiche Racine, Baudelaire,
Blanchot, Eschilo, Lucrezio, e Umberto Giardini, conosciuto per molti
anni con lo pseudonimo Moltheni, con i suoni elettrici del bellissimo
ultimo disco La dieta dell’imperatrice.
Maggiori dettagli sulla rassegna su http://sassiscritti.wordpress.com/ e su Fb: L'importanza di essere piccoli.
Iscriviti a:
Post (Atom)