Invitato a Castel dell’Alpi per parlare dei problemi del
lago, con l’occasione ha presentato la sua candidatura a sindaco ed ha avanzato
le prime proposte
A chi mi chiede da che parte sto” ha esordito Alessandro
Santoni, “dico che a livello locale sono importanti le scelte, che non sono né
di destra né di sinistra”.
L’occasione era data da un invito, rivolto il 28 novembre scorso al candidato
sindaco della lista Crescere Insieme dai cittadini di Castel dell’Alpi, per
fare il punto a seguito di una petizione inviata all’amministrazione comunale
per sollecitare interventi di manutenzione urgente del lago. Assente il sindaco, impegnato
la stessa sera a Qualto per informare i cittadini sulla riapertura della strada
che collega Madonna dei Fornelli con Montefredente, la scena è stata tutta per
il candidato Santoni. “Mi presento: ho 38 anni, lavoro al Comune di San Lazzaro
come ingegnere, e mi interesso da sempre dei problemi del territorio e degli
aspetti politici.
Ora mi sento pronto per occuparmene in prima persona. La
nostra azione, come lista civica, punta sullo sviluppo e sul lavoro, sui
servizi e sul contenimento dei costi e soprattutto su ambiente e territorio.
Pensiamo ad un’amministrazione al servizio dei cittadini, cosa che negli ultimi
anni è mancata”. La sala del bar Belvedere è piena, si contano una cinquantina
di persone. “Serve riattivare i canali comunicativi e relazionali. Per sviluppo
e lavoro intendo sostegno alle aziende del territorio e a chi vuole fare
impresa. Occorrerà potenziare i servizi esistenti e creare quelli che mancano.
Cercheremo di attrarre capitali privati e punteremo ad associarci alle amministrazioni
vicine”.
Il recupero del lago
“Per il recupero del lago saranno disponibili 10mila euro
all’anno versati dai gestori della centrale idroelettrica in progetto a valle
del lago, più altri 20mila circa versati da Hera per l’emungimento di acqua dal
Savena. Secondo le mie stime si potrà arrivare a disporre di altri 30mila euro
attraverso vari tipi di finanziamenti, quindi in totale di circa 60mila euro
all’anno, che potranno essere spesi per il recupero e la manutenzione del lago.
In un mandato fanno 300mila euro, che non sono tanti ma nemmeno pochi, e quindi
si potrà fare molto per ripulire il lago”.
Sollecitato dalle domande di un paio di cittadini, ha preso
le distanze dalle proposte del presidente dell’Associazione IDE’A, Roberto
Canapi, che con un intervento sul numero di novembre di questo notiziario aveva
suggerito alcune soluzioni di utilizzo della parte emersa del laghetto. “Per
quanto mi riguarda il lago va pulito e riportato allo stato in cui era 20 o 30
anni fa” ha detto. Si è poi anche smarcato da apparentamenti di qualsiasi tipo,
sia partitico che associativo, sostenendo che ascolta tutte le proposte senza
sposarne nessuna. Resta ora da vedere come si relazioneranno, con un candidato
che si proclama indipendente, le varie forze politiche, se si riconosceranno
nei suoi punti programmatici o se riterranno opportuno schierare candidati di
proprio gradimento. Il candidato a successore di Gianluca Stefanini (PD) non è
ancora stato indicato, anche se gira con insistenza il nome del vicesindaco e
quasi omonimo, Massimo Stefanini. Se fosse lui lo sfidante assisteremmo ad un
interessante duello tra due persone meno che quarantenni. Alla riunione non ha
potuto partecipare Massimo Simoncini, che da sempre si batte per il recupero
del lago.
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