mercoledì 2 luglio 2014

Fallimento annunciato per le Terme di Porretta. Ora lavoratori e sindacati sperano nell'esercizio provvisorio

Il Prof. Aspero Lapilli, azionista di maggioranza
della Società Terme di Porretta
Alla fine la società delle Terme di Porretta, ora controllata da Aspero Lapilli, che pochi mesi fa aveva estromesso il socio Lucio Di Biase arrivando a detenere il 70% delle quote, ha portato i libri in tribunale. Dopo che per tutta la giornata di ieri abbiamo inutilmente cercato di avere un contatto con l'interessato e con l'AD delle Terme Alessandra Sartini, dopo l'incontro dei soci avvenuto lunedì 30 giugno, l'unica dichiarazione  che spiega la situazione è quella arrivata oggi da parte di Ignazio Reina della Filcams-CGIL di Bologna: "siamo stati informati che la decisione è di portare i libri in tribunale e quindi andare al fallimento, ma con esercizio provvisorio". Già domani 3 luglio, al tavolo di crisi alla Provincia di Bologna, potrebbe esserci anche il curatore fallimentare scelto dal giudice. Dopo il comunicato Filcams-CGIL del 20 giugno scorso che aveva lanciato l'allarme sulla stagione estiva a rischio per le terme dell'appennino bolognese, si sarebbe ora giunti all'epilogo: il fallimento.
A far deflagrare la situazione era stata l'apertura della procedura di mobilità per 58 dipendenti dichiarati in esubero sui complessivi 79. "Con l'esercizio provvisorio - sottolinea Reina - abbiamo la speranza di poter fare la stagione". Tra l'altro l'esercizio provvisorio potrebbe essere compatibile con un allungamento di due mesi della cig che è possibile grazie agli accordi regionali sugli ammortizzatori firmati lunedì; una misura su cui il sindacato contava per aiutare a traghettare le Terme oltre l'estate.
In un'intervista esclusiva rilasciataci un mese fa e pubblicata sul numero di giugno del notiziario Un'Idea di Appennino, Aspero Lapilli ci aveva tra l'altro dichiarato che "le Terme non chiuderanno mai". Purtroppo i fatti sembrano smentirlo, ed ora tutto dipende dalla capacità del Tavolo di crisi aperto dalla Provincia di Bologna di reperire in tempi brevi nuova liquidità con l'ingresso di qualche nuovo socio. Ma con 25 milioni di debiti le Terme di Porretta non sembrano granchè appetibili ed il futuro della principale risorsa turistica di Porretta si profila alquanto incerto.

1 commento:

marco ha detto...

vedremo la Regione cosa risponderà a questa interpellanza, alla luce della sua notizia

http://demetra.regione.emilia-romagna.it/al/monitor.php?vi=att&dl=150891a4-f983-f9cf-137e-53b1498e3012&dl_id=2&dl_t=html&dl_a=y&ev=0