"Il nostro programma? Meno ammiccante ma pieno di visione futura”. A dirlo è Elena Torri, candidata sindaco a Lizzano, che risponde a qualche domanda in questa intervista rilasciata al notiziario Un'Idea di Appennino di maggio che qui anticipiamo.
I dati sul turismo del 2013 dicono che Lizzano è cresciuta come arrivi, ma ha perso più del 10% di presenze sul 2012. E’ colpa della crisi o diminuisce la voglia di fare turismo?
“A mio avviso il nostro Comune ha perso in questi ultimi anni, ancora prima della capacità di fare turismo, la voglia di essere una comunità unita e coesa. Penso che per essere un paese che fa turismo con successo occorra per prima cosa saper riconoscere le proprie peculiarità e le proprie ricchezze. Se vinceremo partiremo da qui, coinvolgendo tutti gli abitanti per ricostruire una collettività che conosce e partecipa e che, assieme all'amministrazione, si dovrà fare carico delle scelte amministrative, anche in tema di ridefinizione della proposta turistica. Penso ad un turismo bianco, sportivo, ma anche ambientale, culturale, eno-gastronomico. A livello istituzionale, all'interno della nascente Città Metropolitana, il nostro impegno sarà quello di rivendicare per il comprensorio del Corno alle Scale il primato di montagna dei Bolognesi”. Quante chance esistono perché l’autonomia dell’Alto Reno sia riconosciuta dalla Regione? “Credo che il territorio dell'Alto Reno abbia peculiarità e problematiche che non possano essere gestiste in modo congiunto con tutti i comuni appartenenti alla ex Comunità Montana. Credo che grande forza all'Unione Alto Reno la darebbe l'ingresso dei comuni di Gaggio Montano e Castel di Casio, attualmente nell'Unione a nove, ma omogenei a noi. Mi auguro comunque che con la Regione si instauri un dialogo, che vada al di là dei ricorsi, per vederci riconosciuta quell'autonomia che noi consideriamo un nostro diritto”. In definitiva, in che cosa differisce la sua proposta politica per Lizzano rispetto a quella del suo avversario? “Anche se a prima vista abbiamo alcuni punti che ci accomunano, le divergenze sono enormi. Il programma di Paolo Taglioli è un programma da consenso elettorale, un programma con una visione di breve periodo, con slogan populisti e non sostenibili (uno per tutti: la riduzione dell'IMU). Non trovo in quel programma una visione di Comunità e di futuro. Il nostro programma, scritto a più mani con i cittadini, è un programma meno ammiccante ma di maggiore visione futura”. Della squadra di Elena Torri fanno parte Cristian Preci, Francesca Carpani, Gianalberto Cavazza, Ilaria Dabizzi, Lorena Barilani, Mara Caselli, Mariagrazia Provenzano, Michael Taglioli, Michele Finetti e Zeno Tamarri.
“A mio avviso il nostro Comune ha perso in questi ultimi anni, ancora prima della capacità di fare turismo, la voglia di essere una comunità unita e coesa. Penso che per essere un paese che fa turismo con successo occorra per prima cosa saper riconoscere le proprie peculiarità e le proprie ricchezze. Se vinceremo partiremo da qui, coinvolgendo tutti gli abitanti per ricostruire una collettività che conosce e partecipa e che, assieme all'amministrazione, si dovrà fare carico delle scelte amministrative, anche in tema di ridefinizione della proposta turistica. Penso ad un turismo bianco, sportivo, ma anche ambientale, culturale, eno-gastronomico. A livello istituzionale, all'interno della nascente Città Metropolitana, il nostro impegno sarà quello di rivendicare per il comprensorio del Corno alle Scale il primato di montagna dei Bolognesi”. Quante chance esistono perché l’autonomia dell’Alto Reno sia riconosciuta dalla Regione? “Credo che il territorio dell'Alto Reno abbia peculiarità e problematiche che non possano essere gestiste in modo congiunto con tutti i comuni appartenenti alla ex Comunità Montana. Credo che grande forza all'Unione Alto Reno la darebbe l'ingresso dei comuni di Gaggio Montano e Castel di Casio, attualmente nell'Unione a nove, ma omogenei a noi. Mi auguro comunque che con la Regione si instauri un dialogo, che vada al di là dei ricorsi, per vederci riconosciuta quell'autonomia che noi consideriamo un nostro diritto”. In definitiva, in che cosa differisce la sua proposta politica per Lizzano rispetto a quella del suo avversario? “Anche se a prima vista abbiamo alcuni punti che ci accomunano, le divergenze sono enormi. Il programma di Paolo Taglioli è un programma da consenso elettorale, un programma con una visione di breve periodo, con slogan populisti e non sostenibili (uno per tutti: la riduzione dell'IMU). Non trovo in quel programma una visione di Comunità e di futuro. Il nostro programma, scritto a più mani con i cittadini, è un programma meno ammiccante ma di maggiore visione futura”. Della squadra di Elena Torri fanno parte Cristian Preci, Francesca Carpani, Gianalberto Cavazza, Ilaria Dabizzi, Lorena Barilani, Mara Caselli, Mariagrazia Provenzano, Michael Taglioli, Michele Finetti e Zeno Tamarri.
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