Entro lunedì 24 giugno lo Statuto dell’Unione, redatto nelle
scorse settimane dai sindaci della nascente Unione dei 13 Comuni dell’Appennino
Bolognese, dovrà essere approvatp. Mentre è già annunciata la mancata
approvazione da parte di Porretta Terme e Granaglione, in rotta con la Regione e con gli altri 11
Comuni sull’Unione alla quale non volevano aderire, molti tra gli 11 Comuni
arriveranno ad approvare lo Statuto al photofinish entro lunedì 24 sera. Allo
Statuto, che fissa una serie di principi generali, dovrà poi seguire la stesura
e approvazione dei Regolamenti, uno per ciascun settore (Decentramento, Uffici
e Servizi, Contabilità, Ufficio di Presidenza, etc.)
Va precisato, per ciò che riguarda lo Statuto, che i
Consiglieri Comunali di ciascun Comune hanno potuto votare solo a favore o
contro il testo di 37 pagine presentato, senza alcun potere di modifica e di
emendamento.
Vediamo che cosa contiene lo Statuto e quali sono i punti importanti.
I SUB-AMBITI. L’art. 29 (Decentramento) fissa in “tre” il
numero dei Sub-ambiti organizzativi. Questo vuol dire che probabilmente c’è già
un accordo di massima sulla distribuzione dei Comuni all’Interno del
Sub-ambiti, che comunque dovrà essere ratificato dal Regolamento del Decentramento
che sarà votato a maggioranza dal Consiglio dell’Unione (contano le quote di
voti assegnate a ciascun Comune).
IL CONSIGLIO DELL’UNIONE. L’art. 13 stabilisce che nel
Consiglio entra un Consigliere di maggioranza, cioè il sindaco, che vale due
voti, più uno di minoranza (il più votato) per ciascun Comune. Quindi i
Consiglieri saranno 26, di cui i 13 di maggioranza disporranno di 26 voti
contro 13 voti della minoranza. Perché il Consiglio riunito sia valido,
occorrerà che possa esprimere la maggioranza delle quote di voto attribuite
(quindi almeno 20 voti su 39: ad es. 5 sindaci e 10 Consiglieri di minoranza,
oppure 4 sindaci e 13 Consiglieri di minoranza, etc.). Le delibere votate sono
valide con almeno la metà più uno dei votanti: es., con 15 Consiglieri
presenti, di cui 5 Sindaci e 10 di minoranza, basta che votino in 8 per rendere
valida una delibera). Va visto ora se il Regolamento del Consiglio che verrà
redatto e approvato non cambierà le cose.
Il Presidente del Consiglio sarà eletto con la maggioranza
qualificata dei 2/3 delle quote di voto dei Consiglieri. Idem per il vice
Presidente.
CONFERENZA DI SUB-AMBITO
(art. 30). E’ costituita dai sindaci dei Comuni di ciascun Sub-ambito e
può sottoporre agli organi dell’Unione
provvedimenti che riguardino interessi specificamente attinenti alla
collettività o al territorio del proprio Sub-ambito. Il suo Presidente, eletto
dalla maggioranza dei sindaci del Sub-ambito, propone al Consiglio e alla
Giunta dell’Unione le deliberazioni per l’approvazione.
IL SEGRETARIO/DIRETTORE (ART. 38). Con questo nome viene
introdotta la massima carica dell’Unione, cui compete la gestione giuridica
amministrativa dell’Ente. Ha la responsabilità dell’attività svolta dagli
uffici, della realizzazione dei programmi e dei progetti, del personale e delle
risorse finanziarie e strumentali.
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