sabato 13 aprile 2013

Acque termali di Porretta, a vuoto anche il secondo incontro in Provincia. Lo afferma una nota dell'Hotel Helvetia


Ieri – informa una nota dell’Hotel Helvetia - si è svolto un secondo incontro in Provincia, presenti Provincia, Hotel Helvetia e Società delle Terme.
Assente il Comune di Porretta, in quanto non sarebbe stata soddisfatta la richiesta di allargare il tavolo anche ai due nuovi soggetti richiedenti: “Hotel Bertusi e Golden Spa” e “Naturalskin Beauty Solarium Spa”.
Il Sindaco Nesti aveva dichiarato nei giorni scorsi “crediamo quindi sia opportuno, contestualmente al tavolo in oggetto, allargare l’invito anche agli altri privati interessati alla medesima questione, in modo da approfondire in maniera uniforme la tematica e le relative soluzioni.”

In apertura dell’incontro – continua la nota dell’Hotel Helvetia - la Provincia, nella persona dell’Assessore Graziano Prantoni, ha nuovamente ribadito l’obbligatorietà della somministrazione. La Società delle Terme, per bocca del loro legale, non ha condiviso la sussistenza di detta obbligatorietà ed ha  contestato all’Helvetia la mancanza dei requisiti richiesti dalla legge per l’uso delle acque termali. Premesso che Helvetia ha ottenuto “parere favorevole all’utilizzo dell’acqua termale” da parte dell’Azienda Usl di Bologna in data 5 settembre 2011, pare evidente il tentativo di Terme di confondere le carte,  cercando di rimandare nuovamente la stipula del contratto.

La Provincia ha comunque invitato Terme a procedere celermente nella predisposizione del contratto nel tentativo di arrivare quanto prima ad una conclusione di questa assurda vicenda.

Tutta questa vicenda di egoismo e assoluta miopia pare ancora più folle e assurda – conclude la nota - se si pensa che Terme getta nel Rio Maggiore il 93% dell’acqua estratta (ossia ca. 174.000 mc = 174.000.000 di litri). Il fabbisogno Helvetia, si sottolinea, è pari a 3.000 mc, ovvero l’1,6%.

Rimangono ancora aperte le seguenti domande:
Come mai si è permesso al Concessionario di procrastinare per più di 100 giorni la firma del contratto ? Come mai si è addirittura permesso al Concessionario di paventare l’interruzione della somministrazione a Helvetia provocando ingenti danni economici e di immagine ? Chi risponderà di tali danni ?

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