30 marzo 2013. Lavori di impermeabilizzazione nell'alveo del Setta che precedono il deposito dei detriti di scavo delle gallerie della variante di valico |
Da alcuni anni Società Autostrade ha il permesso, ottenuto
con la VIA
Ministeriale , per sversare, lungo alcuni chilometri
nell’alveo del fiume Setta, milioni di tonnellate di detriti di scavo della
Variante. Il sito a fine lavori potrebbe ospitare spazi destinati a verde
pubblico, ma anche spazi ad uso privato e residenziale, su un’area molto
estesa, affacciata sul fiume e servita dalla strada lungo Setta. Oltre
l’aspetto paesaggistico, lo sversamento dei materiali di risulta riguarda
soprattutto l’aspetto sanitario. Poco più a valle del tratto in cui vengono riportati
i detriti, Hera emunge dal Setta l'acqua immessa nell’acquedotto e che si beve
a Bologna. I detriti scaricati nell’alveo contengono, in certe quantità, tracce
di carburanti e oli bruciati e metalli, rilasciati dalle frese di scavo in galleria e dalle numerose ruspe impiegate nei
diversi cantieri. Poi ci sono le sostanze minerali naturali, proprie dei
detriti estratti con lo scavo delle gallerie della variante. Non manca chi ha
fatto notare che in mezzo a questi detriti potrebbe esserci di tutto, dal
momento che i controlli sono fatti a campione e nessuno, a parte Società Autostrade, Spea ed altre ditte che
ad essa fanno riferimento, sa con esattezza che cosa viene movimentato e poi
scaricato ogni giorno nell’alveo da decine di camion. Dopo il trasporto
e lo
sversamento, una squadra di ruspe
“spalma” i detriti per tutta la lunghezza del sito, circa
D. Come si svolgono, con quale frequenza e quali sono le
sostanze rilevate nei detriti e nelle acque del Setta?
Le aree di deposito pertinenti l'alveo sono state sottoposte
a valutazione dell'Autorità di Bacino e sono state date precise prescrizioni
per la loro realizzazione. Per quanto riguarda le acque del Setta vengono
effettuati più monitoraggi per diverse finalità, come peraltro previsto anche
dal D.Lgs. 152/06 e dagli accordi regionali.
Le stazioni di campionamento, per la verifica della qualità delle acque,
sono due: Pian del Voglio e Sasso Marconi. La frequenza di campionamento è
trimestrale e le sostanze monitorate sono:
Fosforo, Azoto, alcuni metalli (Rame, Zinco), BOD5 (misura indiretta del
contenuto di materia organica biodegradabile presente in un campione d'acqua, n.d.r.)
e COD (la quantità di ossigeno necessaria per la completa ossidazione dei
composti organici ed inorganici presenti in un campione d’acqua, n.d.r.) temperatura, ph e conducibilità e solidi
sospesi. Quando le condizioni idrologiche del corso d’acqua lo permettono,
viene effettuato anche il monitoraggio biologico dei macroinvertebrati. Sul
tratto fluviale a monte dell’impianto di potabilizzazione ovviamente c’è la
massima attenzione per la qualità delle acque, per cui vengono effettuati da
ARPA dodici campioni annui. I parametri monitorati sono, oltre a quelli visti
sopra per la vita pesci, anche IPA, PCB, Pesticidi, Idrocarburi. Viene effettuato anche il monitoraggio per la
qualità ambientale degli indicatori Biologici quali Macrofite, Macroinvertebrati,
Diatomee Bentoniche.
D. La qualità dell’acqua del Setta dipende in qualche misura
dalle percentuali di sostanze eventualmente disciolte, purchè entro intervalli
determinati?
La valutazione della qualità dei corsi d’acqua viene
effettuata sulla base della concentrazione delle sostanze disciolte, con
riferimento a valori tabellari riportati dal Decreto legislativo 152/06, norma
che ha regolamentato riportando anche molte novità nel campo dei monitoraggi
dei corsi d’acqua.
D. A quali prescrizioni è soggetta Società Autostrade (o la
società operante per suo conto) nello sversamento dei detriti sull’alveo? Li
sottopone a pretrattamenti? E’ stata fatta una impermeabilizzazione preliminare
lungo l’alveo interessato agli sversamenti?
Come già detto le aree di deposito (AD5) dei materiali di
scavo sono state autorizzate nell’ambito del VIA ministeriale. Presso tali aree
possono essere conferiti i materiali di scavo che hanno caratteristiche
chimiche conformi alla Tab. 1, colonna A dell’allegato 5 Parte IV del D.Lgs
152/06, e che fa riferimento a una destinazione d’uso a verde pubblico. (La Tabella in questione
elenca 96 voci riferite a composti inorganici, n.d.r., e indica, per ciascuno
di essi, il valore di concentrazione massima o soglia, superata la quale il composto
va considerato “inquinante”. Dal momento che solo le terre conformi ai valori
della Tabella possono stare in quel sito, pare essere competenza di Società
Autostrade, come è detto di seguito a proposito delle “ditte appaltatrici”, stabilire in base al “piano di gestione delle
terre”, che i valori siano conformi per tutte e 96 le voci della Tabella…). Le
terre che risultano non conformi a tale tabella devono essere destinate ad
altri siti, in relazione ai valori di concentrazione ritrovati. I materiali di
scavo sono gestiti come sottoprodotto ai sensi dell’art. 186 del D.Lgs.
152/2006. Il deposito AD5 ha le caratteristiche strutturali, in termini di
impermeabilizzazione, per ricevere tali materiali, purchè rispettino le
condizioni di cui sopra. Le ditte appaltatrici effettuano la caratterizzazione
delle terre scavate ogni 15.000-20.000 mc nel rispetto del piano di gestione
delle terre. Arpa svolge l'attività di vigilanza effettuando ispezioni e
campionamenti in contraddittorio con le ditte secondo il proprio piano di
lavoro. Fino ad oggi sono stati effettuati circa 300 campioni di terre. La
caratterizzazione dei terreni viene effettuata, sia dalle ditte appaltatrici
sia da Arpa, sui seguenti parametri: metalli pesanti, idrocarburi e BTEX
(composti del benzene). Vi è inoltre la vigilanza, sull'intera opera della
variante, dalla direzione lavori identificata nella società SPEA.
D. Esistono controlli anche da parte dell’AUSL o tali
controlli sono basati solo sui campionamenti di ARPA?
I controlli dell’AUSL vertono principalmente su temi quale la tutela dei lavoratori. Per la
gestione e la vigilanza sulle terre di scavo la competenza rimane
prevalentemente in capo ad ARPA, salvo nel caso in cui dovesse ravvisarsi pericolo
per la popolazione. Competenza specifica dell’AUSL è invece quella della
verifica di qualità del Setta ai fini della specifica destinazione d’uso al
Consumo Umano (D.Legge 31/2001). Il monitoraggio è a carico dell’AUSL di
Casalecchio di Reno e prevede il campionamento con frequenza circa mensile
delle Acque Superficiali prima del trattamento di potabilizzazione. Le analisi
vengono effettuate presso i laboratori di ARPA. Oltre agli indici di
inquinamento organico vengono ricercati anche: microinquinanti organici quali
IPA, Organoalogenati, Benzene e metalli pesanti quali Fe, Mn, Ni, Cu, Cd, Cr,
Sb, As, Hg, Pd, V, Se, Al. Il monitoraggio biologico di questi ultimi anni ci
restituisce ancora dati confortanti e in particolare, per il triennio
2010-2012, secondo la classificazione prevista dal D.Lgs. 152/2006:
Macrofite: Stato Elevato
(pag 10 D.Lgs 260/06) Condizioni inalterate.
Diatomee Bentoniche. Stato Elevato (pag 11 D.Lgs 260/06)
Condizioni inalterate.
Macroinvertebrati. Stato Buono (pag 11 D.Lgs 260/06)
Condizioni lievemente alterate.
Oltre a quanto sopra indicato, che fa riferimento alle
attività istituzionali di ARPA, viene effettuato anche un supporto specifico
all’Osservatorio della Variante di Valico Autostrade nella valutazione dei dati
che vengono prodotti da Spea, nelle sue attività di monitoraggio in
corrispondenza dei Lotti 5 – 8 e 9 –11. In qualità di Supporto tecnico, Arpa
svolge attività di controllo finalizzata all’individuazione di eventuali
alterazioni idrodinamiche e chimico - fisiche delle acque, attribuibili alle
lavorazioni connesse con le varie fasi di costruzione della Variante di Valico
e con il post- operam.
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