sabato 22 giugno 2013

Unione dei Comuni dell'Appennino Bolognese, ecco il nuovo Statuto. Definisce gli Organi e introduce la figura del Segretario/Direttore, una sorta di manager dotato di super poteri

Entro lunedì 24 giugno lo Statuto dell’Unione, redatto nelle scorse settimane dai sindaci della nascente Unione dei 13 Comuni dell’Appennino Bolognese, dovrà essere approvatp. Mentre è già annunciata la mancata approvazione da parte di Porretta Terme e Granaglione, in rotta con la Regione e con gli altri 11 Comuni sull’Unione alla quale non volevano aderire, molti tra gli 11 Comuni arriveranno ad approvare lo Statuto al photofinish entro lunedì 24 sera. Allo Statuto, che fissa una serie di principi generali, dovrà poi seguire la stesura e approvazione dei Regolamenti, uno per ciascun settore (Decentramento, Uffici e Servizi, Contabilità, Ufficio di Presidenza, etc.)
Va precisato, per ciò che riguarda lo Statuto, che i Consiglieri Comunali di ciascun Comune hanno potuto votare solo a favore o contro il testo di 37 pagine presentato, senza alcun potere di modifica e di emendamento.

Vediamo che cosa contiene lo Statuto e quali sono i punti importanti.
I SUB-AMBITI. L’art. 29 (Decentramento) fissa in “tre” il numero dei Sub-ambiti organizzativi. Questo vuol dire che probabilmente c’è già un accordo di massima sulla distribuzione dei Comuni all’Interno del Sub-ambiti, che comunque dovrà essere ratificato dal Regolamento del Decentramento che sarà votato a maggioranza dal Consiglio dell’Unione (contano le quote di voti assegnate a ciascun Comune).
IL CONSIGLIO DELL’UNIONE. L’art. 13 stabilisce che nel Consiglio entra un Consigliere di maggioranza, cioè il sindaco, che vale due voti, più uno di minoranza (il più votato) per ciascun Comune. Quindi i Consiglieri saranno 26, di cui i 13 di maggioranza disporranno di 26 voti contro 13 voti della minoranza. Perché il Consiglio riunito sia valido, occorrerà che possa esprimere la maggioranza delle quote di voto attribuite (quindi almeno 20 voti su 39: ad es. 5 sindaci e 10 Consiglieri di minoranza, oppure 4 sindaci e 13 Consiglieri di minoranza, etc.). Le delibere votate sono valide con almeno la metà più uno dei votanti: es., con 15 Consiglieri presenti, di cui 5 Sindaci e 10 di minoranza, basta che votino in 8 per rendere valida una delibera). Va visto ora se il Regolamento del Consiglio che verrà redatto e approvato non cambierà le cose.
Il Presidente del Consiglio sarà eletto con la maggioranza qualificata dei 2/3 delle quote di voto dei Consiglieri. Idem per il vice Presidente.
LA GIUNTA ED IL PRESIDENTE DELL’UNIONE (art. 23). E’ il rappresentante legale dell’Unione dei Comuni e viene eletto a maggioranza assoluta delle quote di voto tra i Sindaci di tutti i Comuni aderenti all’Unione. E’ prevista la possibilità di istituire anche un Ufficio di Presidenza (art.25).
CONFERENZA DI SUB-AMBITO  (art. 30). E’ costituita dai sindaci dei Comuni di ciascun Sub-ambito e può sottoporre agli organi dell’Unione  provvedimenti che riguardino interessi specificamente attinenti alla collettività o al territorio del proprio Sub-ambito. Il suo Presidente, eletto dalla maggioranza dei sindaci del Sub-ambito, propone al Consiglio e alla Giunta dell’Unione le deliberazioni per l’approvazione.

IL SEGRETARIO/DIRETTORE (ART. 38). Con questo nome viene introdotta la massima carica dell’Unione, cui compete la gestione giuridica amministrativa dell’Ente. Ha la responsabilità dell’attività svolta dagli uffici, della realizzazione dei programmi e dei progetti, del personale e delle risorse finanziarie e strumentali.

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