mercoledì 20 marzo 2013

Qualto, “la strada non sarà riaperta prima della fine di aprile”, dichiara il sindaco di S.Benedetto. Si mobilita l'opposizione

Dovrà restare chiusa almeno quaranta giorni la strada comunale di San Benedetto Val di Sambro, che collega  le frazioni di Madonna dei Fornelli a Qualto, collassata martedì scorso, causando non pochi disagi di viabilità agli abitanti della zona. Questo il responso del sindaco, Luca Stefanini e dell’assessore comunale Massimo Stefanini, che accompagnati dalle forze dell’ordine si sono recati sul luogo per vedere di persona i danni effettivi. Presenti sul posto anche i tecnici dell’azienda Toto, che ha in carico la manutenzione del tratto stradale, divenuto qualche anno fa servizio per la Variante di Valico.  Dai primi rilievi, sembra che occorrano almeno due settimane per stabilire un progetto esecutivo che assicuri un buon intervento di ripristino. Fino ad allora il monitoraggio della frana continuerà costantemente, come spiega il sindaco,
rispondendo così anche alle flotte di lamentele che hanno invaso facebook, in seguito a numerose segnalazioni dell’accaduto da parte di alcuni automobilisti. “Visto il mal tempo – spiega il sindaco – credo che la strada non potrà essere riaperta  prima della fine di aprile, per questo motivo abbiamo già fatto un’ordinanza che affida alla ditta Toto il ripristino immediato del tratto franato”. Ma c’è un altro punto su cui l’opposizione, guidata da Anna Teglia insieme a molti abitanti della zona, vuole fare luce. Oggi, come nel 2009 la stessa via fu oggetto di una frana che spezzò in due la strada, lasciandola inagibile per quasi due anni. Nel luglio 2012 l’amministrazione deliberò la convenzione con la Società Autostrade, che stanziava all’incirca 400mila euro per la regimazione delle acque, probabile causa anche di quest’ultima frana. Oggi alla luce del nuovo crollo stradale, tutti si chiedono se quelle opere di regimazione siano effettivamente avvenute. Immediata la risposta del sindaco, che chiarisce “Questa frana non ha nulla a che vedere con quelle avvenute in passato, perché ci sono quasi due chilometri di distanza tra loro e quei  400mila euro erano stati stanziati per la canalizzazione e il ripristino dei corsi d’acqua presenti nelle zone delle vecchie frane “. Parole che non soddisfano le aspettative dei residenti, costretti da ora in poi, passando per una via alternativa, ad attraversare il capoluogo, impiegando almeno mezz’ora di macchina per raggiungere il casello autostradale di Pian del Voglio. (Giada Pagani)

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