sabato 8 febbraio 2014

Daniela Aureli, “A Castiglione largo ai giovani. Resto a disposizione come vice”

Articolo di Elena Baldi

Aureli non risparmia un attacco agli avversari politici: “I nostri avversari vorrebbero portare il lavoro a Castiglione, ma non dicono come.  Non è più tempo dei “bisognerebbe fare”, ora bisogna dire “come”...

Che fine farà “Progetto comune”? Lo abbiamo chiesto all’attuale sindaco Daniela Aureli.
“Compiuti i 15 anni, è arrivata l’ora di cambiare. Le cose che ci eravamo proposti di fare le abbiamo fatte. Adesso bisogna voltar pagina e andare avanti: negli ultimi 15 anni il mondo è cambiato molto. Stiamo ipotizzando il seguito di “Progetto comune” in termini di cose da fare utili e fattibili. La nuova lista si evolverà in termini di contenuti e persone coinvolte, che saranno in maggioranza giovani.
Stiamo costruendo una squadra di giovani di Castiglione, che hanno studiato a Castiglione e adesso sono tutti laureati. A loro l’amministrazione pubblica dà l’opportunità di prendersi carico della municipalità in cui sono nati e cresciuti.”
Quale sarà il suo ruolo all’interno del nuovo progetto? “Io rappresenterò la continuità e il sostegno, i ragazzi prenderanno in mano le redini. Come ruolo amministrativo, dovrei essere vicesindaco.” Che ne pensa del nuovo candidato sindaco, Maurizio Fabbri? “Ne penso bene, anche perché gliel’ho proposto io di candidarsi come sindaco. È un ragazzo giovane, responsabile e competente. Ha capito come funzionano i processi amministrativi e conosce come funziona la macchina comunale. Io starò al suo fianco per sostenerlo. In questo modo saremmo in due a lavorare a tempo pieno: io, che sono in pensione, e lui come sindaco.” Pensa che ci siano buone possibilità di vincere le elezioni con questa nuova squadra di persone?
“Penso di sì perché ritengo che le altre liste non sappiano di cosa parlano. Non sono dentro ai cambianti in corso, che sono molto importanti. L’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese è un grande cambiamento di prospettiva e la città metropolitana sarà una grande scommessa per la montagna. Bisogna costruire un’ottica che abbia queste dimensioni: non si può pensare solo alla propria piazza. Penso che quest’ottica gli altri non ce l’abbiano. I nostri avversari dicono che vorrebbero portare il lavoro a Castiglione, ma non dicono come. Non è più tempo dei “bisognerebbe fare”, bisogna dire “come”. Comunque, voglio fare gli auguri a tutti!”  

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