Con 1261 voti, su 1315 votanti, Giuseppe Nanni si riconferma
alla guida di Granaglione. Alla sua lista civica “Insieme per salvare
Granaglione”, appoggiata da tutti i partiti, e per questo senza sfidanti di
altre liste, sarebbe bastato il 50% dei voti più uno, ma ha totalizzato quasi
la totalità del 67,33% dei votanti. Ora si profila per Granaglione il percorso,
già annunciato, che porterà questo piccolo Comune, che non raggiunge i 3.000
abitanti, alla fusione con Porretta Terme. La fusione è quasi un passo
obbligato, dal momento che, dal 1 gennaio 2014, sarà costretto a trasferire
tutte le proprie funzioni a soggetti esterni, cioè all’Unione dei 13 Comuni,
che Nanni ha sempre considerato come una specie di camicia di forza. La fusione
con Porretta servirà anche a sottrarsi ai vincoli del patto di stabilità, che
colpisce i Comuni sotto i 5.000 abitanti. Liberarsi da tale vincolo significa
riuscire a garantire i servizi minimi ai cittadini, e questo sarà possibile
solo se Porretta e Granaglione si fonderanno in un unico Comune, completando il
percorso già avviato nel 2009. Anche Simone Contro, vicesindaco di Porretta
Terme e segretario cittadino del PD, si è espresso oggi per accelerare al
massimo tale processo.
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