Con un decreto del 14 maggio
scorso, la Regione Emilia-Romagna ha sciolto la Comunità montana
della Valle del Reno che riuniva Camugnano, Castel d'Aiano, Castel di
Casio, Gaggio Montano, Granaglione, Grizzana Morandi, Lizzano in Belvedere,
Marzabotto, Porretta Terme, Vergato, Monzuno, San Benedetto Val di Sambro e
Castiglione dei Pepoli.
Si tratta del primo passo per la
costruzione di una nuova Unione tra gli stessi comuni nella valle del
Reno, per risparmiare nei costi di gestione e liberare risorse per la cura
del territorio, i servizi alla persona e il sostegno alle imprese. L'Unione
subentrerà alla Comunità montana nella proprietà del patrimonio e nella
gestione del personale (garantito il posto di lavoro).
"La decisione della Regione
- sottolinea Sandra Focci, sindaco di Vergato e presidente della
Comunità montana - è conforme a quanto auspicato dalla maggioranza dei Comuni
della Valle del Reno". "La
Regione - spiega la vice presidente della Giunta
regionale Simonetta Saliera - sta proseguendo sulla strada di un serio
riordino amministrativo dei nostri territori per avere istituzioni sempre
più efficienti e vicine ai cittadini e alle imprese. In tempo di crisi è giusto
ottimizzare le risorse. Con la nascita delle Unioni, i Comuni manterranno i
servizi e gli sportelli vicini ai cittadini, mentre centralizzeranno gli uffici
interni".
Nessun commento:
Posta un commento