Gravissimi disagi - come informa un comunicato del Comitato Ferrovia Porrettana appena diramato - sulla ferrovia Porrettana a causa della nevicata. Ieri sera,
dopo un prima reazione positiva all’evento, le Ferrovie sono andate in tilt. I treni dopo le 17,30 hanno subito
pesanti ritardi (anche superiori all’ora) e numerose soppressioni. Per chi ha voluto rientrare a casa dopo una giornata di lavoro è stato un
calvario. Non si è trattato di un evento eccezionale o imprevisto. Il maltempo era
previsto e tipico della stagione invernale ma il meccanismo ferroviario si è inceppato e come al solito ne hanno
fatto le spese i pendolari.
Questa mattina 12/02 poi è andata malissimo. Sono stati soppressi i treni delle
5,50 e delle 6,08 da Porretta a Bologna, mentre il treno delle 6,40 è stato fatto partire
con una composizione di sole tre carrozze, che non ha potuto caricare tutti i viaggiatori
rimasti in attesa di quelli soppressi in precedenza. E’ stato un viaggio
pazzesco: utenti pigiati come sardine, nervosi, con momenti di grave tensione
dovuti ai viaggiatori che non riuscivano a salire su un treno già stipato
(molti sono rimasti a terra). Passeggeri indignati anche perché in due carrozze
il riscaldamento era spento e il treno è giunto a Bologna con 20 minuti di
ritardo.
Il famigerato treno delle 7,04 per Porretta, che causa quotidianamente gravi
ritardi, oggi è stato soppresso per una impossibile coesistenza con una
precedente corsa da Verona, mentre i treni delle 8,04 e delle 10,04 per
Porretta sono giunti con 40 minuti di ritardo. Stesso ritardo per il treno
partito da Porretta alle 9.22 e 20 minuti di ritardo per il treno successivo
delle 10,22. E i disagi stanno continuando con ritardi non inferiori ai 15
minuti.
Pulizia delle STAZIONI
Un encomio va fatto ai Comuni della Valle del Reno per la buona pulizia delle
stazioni di Porretta Terme, Silla, Riola, Vergato, Pioppe di Salvaro, Pian di
Venola, Marzabotto, Lama di Reno, Sasso Marconi, Pontecchio e Borgonuovo. Al
contrario nessuna pulizia è stata fatta nelle Stazioni di Casalecchio storica,
Casalecchio Garibaldi, Cateldebole e Borgo Panigale (le ultime due del Comune
di Bologna). E’ un brutto segno di disattenzione da parte delle istituzioni che
amano riempirsi la bocca del progetto di Servizio Ferroviario Metropolitano, ma
poi considerano la stazione ferroviaria in coda alle loro priorità. L’amara realtà è che,
ancora una volta, dobbiamo fare i conti con un servizio ferroviario che
dimostra tutta la sua inaffidabilità sotto l’occhio impotente del committente
(Regione) che però paga (con soldi pubblici).
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