mercoledì 13 febbraio 2013

Unione dei Comuni, unificare i servizi la sola via


Proponiamo all'attenzione dei nostri lettori l'intervento di Claudio Sassi, pubblicato sul numero di Febbraio di Un'Idea di Appennino. Con un'analisi lucida mette a fuoco i vantaggi legati alla nascita dell'Unione di Comuni, definendo un "progetto industriale" per la creazione di servizi sovra-comunali efficienti.

"E’ urgente, e senza valide alternative, avviare un processo di unificazione dei Servizi più importanti dei tredici Comuni delle Valli del Reno e del Setta. Tredici uffici di ragioneria, tredici uffici tecnici, tredici uffici di urbanistica, tredici sevizi di polizia municipale, i vari servizi di assistenza sociale, etc.,  sono “un lusso” che non ci possiamo più permettere. L’attuale assetto istituzionale è sempre più in difficoltà a rispondere alle necessità basilari delle nostre popolazioni rispetto la manutenzione del nostro territorio, e questo a causa della drastica riduzione delle entrate delle pubbliche amministrazioni ed anche dal blocco delle assunzioni. Ciò vale per tutti, destra, sinistra, centro, non ci sono differenze che sul piano politico ci possano dividere nel modo d’organizzare servizi di carattere industriale, o di carattere sociale. Le Amministrazioni Comunali delle Valli del Reno e del Setta hanno strutture tecniche ed  operative con dotazioni diverse di organico, sia per quanto attiene il personale tecnico, che per quanto riguarda il personale operativo. La dotazione di mezzi operativi è eccellente per qualità:
si va dalle strumentazioni per la segnaletica, alle vibro-finitrici. Incide però, nel loro utilizzo, sia la dotazione dell’organico operativo, che la dimensione territoriale e, ovviamente, le risorse economiche disponibili. Si può però tranquillamente affermare che con una efficace riorganizzazione si possano ottenere economie di scala per le Amministrazioni Comunali, e per tutti gli utenti un aumento degli standard qualitativi dei servizi. Se prendiamo in esame più dettagliatamente la situazione dei nostri comuni, rispetto alla manutenzione stradale che comprende: il rifacimento del manto stradale, la segnaletica verticale ed orizzontale, la pulizia delle scoline, lo sfalciamento dei dossi, gli interventi per l’otturazione delle buche, la rimozione della neve, osserviamo che ci sono comuni che, con mezzi propri, riescono a svolgere tutte o quasi queste attività, mentre ci sono comuni che, soprattutto negli anni più recenti, nonostante la necessità di interventi “irrinunciabili”, sono stati costretti  a limitarsi alla rimozione della neve, alla pulizia dei fossi ed alla otturazione delle buche, acquistando peraltro direttamente la materia prima e non corrispondendo così ai bisogni più evidenti. Più in generale, si evidenzia che almeno una metà dei nostri comuni appalta all’esterno il rifacimento  del manto stradale, mentre chi ha mezzi strumentali, risorse e personale svolge in economia tali lavori. Quanto affermato non è una regola fissa, essa varia a secondo delle disponibilità del bilancio e dallo stato delle strade.  Il servizio neve è sempre appaltato da ogni Amministrazione solo per le proprie strade. Nel caso di strade che interessano diversi Comuni, ovvero le strade confinanti, che si intersecano o che sono parte di una strada che continua in altro Comune, non ho trovato esempi di reciprocità di servizi. Non credo che sia questo il sistema migliore possibile. Partirei da questo interrogativo per riproporre il tema dei servizi sovra-comunali. Si consideri che ci sono Comuni che sono contermini con territori di altri 5 Comuni, altri con 7, chi con 3 e altri 3 con 6. C’è chi confina con un Comune della provincia di Bologna e con 3 Comuni toscani. 
L’insieme della lunghezza delle strade appartenenti ai Comuni è di circa 6mila Km. Perché circa? Perché in taluni casi sono stati aggiunte alle strade comunali parte di strade vicinali e, delle vicinali, non tutta la lunghezza e comunque ogni anno vengono effettuate le manutenzioni stradali sulla base delle risorse economiche disponibili. Alcuni Comuni hanno appaltato lavori di manutenzione per più anni con la medesima impresa. La scelta degli argomenti sin qui trattati, manutenzione delle strade e del verde, è volta ad impostare l’ulteriore lavoro sia nella direzione di costruzione di progetti di intervento sovra-comunali, sia di concorrere per il rifornimento di materie prime per chi sceglie di gestire in economia con i propri mezzi.  In taluni casi si sono svolti appalti nei quali i Comuni hanno messo a disposizione i propri mezzi alle imprese appaltatrici per lo svolgimento dei lavori. L’estrema sintesi con cui ho presentato lo stato dell’arte mi ha fatto tralasciare il tema della legislazione nazionale e regionale con cui sono determinati modalità, tempi e condizioni con le quali operare, al fine di raggiungere gli obiettivi delle unificazioni dei servizi dei Comuni delle Valli del Reno e del Setta. Si tratta ora di mettere al lavoro i tecnici delle nostre amministrazioni, ad un tavolo unico, per produrre uno o più progetti industriali che definiscano i migliori termini economici e funzionali e gli organici a cui dar vita, per organizzare servizi di manutenzione ordinaria e straordinaria del nostro territorio sovra-comunali. E’ solo da un progetto industriale - dal cui ragionato equilibrio tra le risorse di mezzi che abbiamo ad oggi a disposizione e di competenze tecnico-professionali rispetto alla dimensione e collocazione geografica territoriale - che si possono offrire le migliori risposte ad un rinnovato equilibrio tra standard dei servizi e relativi costi. Su tale progetto dobbiamo coinvolgere l’imprenditorialità del nostro territorio, rifuggendo  da ogni autosufficienza. Imprenditorialità ben presente nel nostro territorio, il cui contributo è importante per avere i risultati attesi."

Claudio Sassi*

*Già Assessore del Comune di Bologna dal 1985 per due legislature con deleghe a Traffico, Polizia Municipale, Patrimonio, Manutenzione, Ufficio Casa, Organizzazione e metodi. Poi Sindaco di Grizzana  Morandi fino al 2009.

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