“Abbiamo colto in questi giorni un po' di confusione - ha
dichiarato l’Assessore provinciale Prantoni - rispetto alla realtà dei fatti. Stante
l'attuale normativa nazionale e regionale, la Provincia di Bologna ha
fatto il possibile per aderire al richiamo dell'Autorità Garante della
Concorrenza e del Mercato del 23 maggio 2011, in cui si chiedeva
di inserire nell'atto di concessione l'obbligo dei contratti di
somministrazione. Così abbiamo fatto e ci aspettiamo il rispetto di tale obbligo. Il nostro
interesse è di avere una società delle Terme prospera e attrattiva e la
disponibilità della risorsa idrica alle strutture che ne fanno richiesta e che
hanno le caratteristiche stabilite dalla legge”.
La somministrazione, spiega il comunicato diffuso
dalla Provincia, è un contratto tra privati che viene attivato, come prescritto
dall'Atto di trasferimento della concessione, qualora ci sia sufficiente
disponibilità delle acque. Il costo per il somministrato è definito
dall'accordo tra le parti e nella misura massima prevista dalla delibera di
giunta n. 89 del 21/3/2006, che modifica, in parte, lo schema-tipo del contratto di somministrazione di acqua
minerale fissato nella delibera 565 del 2005.
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