sabato 23 marzo 2013

Porretta, l’assessore provinciale Prantoni invita al rispetto dell'obbligo dei contratti di somministrazione”. La Provincia tenta di smarcarsi dall’accusa di non avere tutelato abbastanza la liberalizzazione.


La Giunta provinciale cerca di respingere le accuse di avere impedito la liberalizzazione dell’uso dell’acqua termale a Porretta affidando la concessione ad un unico operatore.
Abbiamo colto in questi giorni un po' di confusione - ha dichiarato l’Assessore provinciale Prantoni - rispetto alla realtà dei fatti. Stante l'attuale normativa nazionale e regionale, la Provincia di Bologna ha fatto il possibile per aderire al richiamo dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato del 23 maggio 2011, in cui si chiedeva di inserire nell'atto di concessione l'obbligo dei contratti di somministrazione. Così abbiamo fatto e ci aspettiamo il rispetto di tale obbligo. Il nostro interesse è di avere una società delle Terme prospera e attrattiva e la disponibilità della risorsa idrica alle strutture che ne fanno richiesta e che hanno le caratteristiche stabilite dalla legge”. 

La Giunta provinciale ha dato la concessione dopo aver preso atto delle garanzie fornite dalla Società Terme di Porretta - Hotel delle Acque & Natural SPA srl per il rilancio delle attività termali, così come prescritto dalla L.R. 32/88, e per il mantenimento del presidio della falda acquifera.
La somministrazione, spiega il comunicato diffuso dalla Provincia, è un contratto tra privati che viene attivato, come prescritto dall'Atto di trasferimento della concessione, qualora ci sia sufficiente disponibilità delle acque. Il costo per il somministrato è definito dall'accordo tra le parti e nella misura massima prevista dalla delibera di giunta n. 89 del 21/3/2006, che modifica, in parte, lo schema-tipo  del contratto di somministrazione di acqua minerale fissato nella delibera 565 del 2005.

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