martedì 15 gennaio 2013

Fontanavidola, la Soprintendenza nega il nulla osta al mega-impianto eolico di Enel Green Power

Il Comitato Difesa Paesaggio esce per ora vincitore,
grazie anche ad una agguerrita presenza femminile. Nella foto,
da sinistra, Roberta Nanni, Katia Del Quattro, Claudia Nucci,
Manuela Tonelli, la portavoce Paola Campori e Irene Luciani

L’intervista che segue ci è stata rilasciata dalla portavoce Paola Campori due giorni prima che la Soprintendenza bocciasse il progetto, accogliendo di fatto le ragioni del Comitato.
Lo scorso 12 dicembre si è tenuta la Conferenza dei Servizi sul nuovo progetto di centrale a Fontanavidola. Anche il Comitato Difesa Paesaggio di Camugnano ha potuto presentare le sue osservazioni. Chi erano i partecipanti e chi non si è presentato?
Si sono presentati la maggior parte degli Enti: Provincia, Regione, Comune di Camugnano, Castiglione dei Pepoli e Grizzana Morandi, Arpa, Comunità Montana, Soprintendenza ai beni Paesaggistici, ASL, ENEA/INGV, Ente di gestione dei Parchi oltre ad Enel Green Power.
Dopo la presa di posizione di Castiglione, anche Grizzana ha posto divieti all’uso della rete viaria. Con quali argomenti? 
Grizzana Morandi ha motivato il diniego con il rischio di dissesto su tutto il tracciato viario previsto dal trasporto delle pale eoliche, sia nella viabilità comunale che per la strada che, nei presupposti di Enel, dovrebbe essere aperta proprio alle falde del Monte Vigese, che è un Sito di interesse comunitario e Zona di protezione speciale. Da quello che abbiamo saputo, il Comune di Grizzana Morandi non ritiene nel complesso questo impianto ambientalmente sostenibile e compatibile con il territorio. Anche benefici, per i cittadini, non se ne vedrebbero.
Quali altri ostacoli, posti dai comuni o da altri enti, sono emersi rispetto alla realizzazione della centrale?
Sappiamo qualcosa a grandi linee ma la Regione non ci ha comunicato l'andamento della Conferenza e quali sono gli orientamenti emersi. Quello che abbiamo percepito è che la maggior parte degli Enti presenti sembra orientata in maniera critica o negativa verso il progetto.
Il sindaco di Camugnano ha diffuso a fine novembre un volantino in cui prende posizione a favore della centrale, che porterebbe con sè, a suo dire, una forte ricaduta economica per il territorio. Come risponde il Comitato alle cifre e agli argomenti presentati da Verardi?
Proprio in Audizione il 12 dicembre, in apertura di assemblea, ho illustrato le dichiarazioni del Sindaco di Camugnano e ho dimostrato che le cifre indicate nei volantini inviati alla cittadinanza sono oltremodo gonfiati e sovrastimati; la maggior parte dell'investimento di Enel (il 75%) andrebbe per l'acquisto delle pale eoliche dalla Germania o altro paese estero, il resto sarebbe per opere di tipo specialistico e forniture non presenti in loco; altri lavori di trasporto inerti, scavi e calcestruzzi non sarebbero sicuramente nell'ordine delle cifre indicate nei volantini. Ormai la situazione di questi impianti è chiara e ben evidente girando tra i Comuni italiani; questi impianti al territorio portano solo briciole in termini economici ma dall'altra parte portano devastazione ambientale e deturpazione paesaggistica, oltre che disturbi dovuti al rumore e infrasuoni. Pensiamo di avere dimostrato che questi impianti non portano posti di lavoro e nè benefici tangibili e validi per la popolazione.
Il vostro comitato è nato e si è costituito attorno alle questioni sollevate dal progetto di centrale. Il giorno in cui il progetto della centrale venisse archiviato, continuerete a portare avanti altre cause che interessano comunità e territorio?
Il nostro gruppo, formato da 15 soci fondatori e attivisti, ha costituito il Comitato e raccolto finora oltre 1000 firme di sostenitori; abbiamo costruito una rete di conoscenze e di competenze e avuto il sostegno e supporto di Associazioni di livello nazionale come Italia Nostra, WWF, CAI e Legambiente; il nostro gruppo è forte e coeso, con varie competenze e capacità professionali al suo interno; pensiamo che sia un patrimonio che non vada disperso. Continueremo a batterci per la difesa dei nostri territori montani, per lo sviluppo sostenibile e per la promozione di iniziative di tipo culturale, ambientale e turistico. Non vogliamo essere identificati solo come il comitato del NO, vogliamo anche fare proposte concrete e offrire collaborazione fattiva alle Amministrazioni locali che lo vorranno e che speriamo siano al nostro fianco.
Secondo noi quella che stiamo facendo è una battaglia di conoscenza, responsabilità e civiltà. 

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