sabato 26 gennaio 2013

Unione dei Comuni a 13, no di Porretta e Granaglione

Il sindaco di Porretta Gherardo Nesti durante
il suo intervento contrario all'Unione a 13
 Nel corso dell'animato confronto che ieri sera ha visto la partecipazione, nella sala della Comunità Montana di Vergato, di tutti i sindaci e di oltre 200 cittadini, sul tema "Quale futuro per la Comunità Montana?", i sindaci Nanni di Granaglione e Nesti di Porretta hanno ribadito la loro contrarietà sull'Unione a 13 dei Comuni facenti parte della Comunità Montana, che dovrebbe nascere nei prossimi mesi. La vicepresidente della regione Simonetta Saliera, impegnata in queste settimane a confrontarsi con le comunità di tutta la Regione in vista della nascita di circa 50 Unioni di Comuni, prevista dalla recente Legge regionale votata lo scorso 21 dicembre, ha prospettato il percorso previsto dalla legge regionale anche per la Comunità Montana Media e Alta Valle del Reno, che partirà il 20 febbraio con la definizione dello Statuto dell'Unione che verrà messo a punto dai Comuni aderenti. Mentre ha raccolto l'adesione di tutti gli altri 11 Comuni, la Saliera ha preso atto della posizione ostile di Porretta e Granaglione,
Simonetta Saliera, vicepresidente della Regione,
in un momento del dibattito sull'Unione
che non si riconoscono nel percorso tracciato dalla legge e che vorrebbero riconosciuta un'autonomia rispetto alla nascita annunciata dell'Unione. Le Unioni di Comuni sono necessarie e praticamente inevitabili", ha dichiarato Saliera nei suoi due interventi in difesa della scelta regionale. "Mentre altre realtà regionali hanno accolto con soddisfazione il percorso messo a punto dalla Regione, che riserva incentivi alle Comunità Montane che si trasformeranno in Unioni, non si capisce perchè qualche Comune non accetta i vantaggi indiscutibili che deriveranno dal far parte di una Unione.
Non aderire all'Unione a 13 significa trovarsi soli davanti alla sfida che ci aspetta per i prossimi anni, in cui si rende necessario mettere in comune la gestione delle funzioni comunali per realizzare risparmi di scala e offrire al contempo servizi migliori ai cittadini". Inoltre Saliera ha sottolineato che, entrando nell'Unione, per i Comuni verrebbe a cadere il vincolo del Patto di Stabilità, liberando ulteriori risorse che invece sarebbero negate ai Comuni rimasti esclusi.
Si vedrà ora se Porretta e Granaglione accetteranno comunque di entrare nell'Unione a 13, formando un cosiddetto "sub ambito" all'interno dell'Unione, come è possibile fare in base al testo di legge, o se in nome della desiderata autonomia si separeranno dalla Comunità Montana per intraprendere un percorso che si presenta, comunque, irto di ostacoli.

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