martedì 15 gennaio 2013

Grizzana,(ancora per poco) senza isola ecologica

Una volta operativa, l’isola permetterà a Grizzana  di passare, dal 23,4% 
di raccolta differenziata del 2010, al 45-50%

Oggi Grizzana, come Castel di Casio e Granaglione, è uno dei pochi comuni  della montagna a non avere un’isola ecologica. Anche se, come ci informa Cosea Ambiente, sono state completate le procedure di appalto ed affidamento dei lavori, da realizzarsi nei pressi del magazzino comunale, nell’ambito di un investimento complessivo di  900.000 euro che prevede anche la riqualificazione di altri 8 centri di raccolta. Le isole, dette anche “stazioni” ecologiche,
sono  luoghi con contenitori creati in aree appositamente attrezzate, dove si possono conferire tutte le tipologie di rifiuto differenziato quali ad esempio legno, metalli, cartone, plastica, potature, sfalci, pneumatici, batterie al piombo, oli esausti (da motori e vegetali), beni durevoli (frigoriferi, TV, apparecchiature elettroniche varie), etc.
La funzione dei centri di raccolta è quella di permettere il conferimento dei rifiuti ingombranti, come ad esempio mobili o elettrodomestici dismessi o di grandi quantitativi di altri rifiuti da destinare alla Raccolta Differenziata. Secondo quanto ci risulta un’isola ecologica riesce a concentrare, da sola, fino al 30/40% dei rifiuti differenziati, ben suddivisi perché il conferimento avviene sotto il controllo di un responsabile.
Per questo Cosea da sempre propone ai propri comuni consorziati di averne una, realizzandola senza costi a patto di avere disponibilità di un’area idonea. Presto anche i cittadini di Grizzana, se vorranno smaltire rifiuti ingombranti, avendo la garanzia di una selezione fatta alla fonte del conferimento, non dovranno portare i loro rifiuti nei comuni vicini.
Questo ha una precisa conseguenza: che il dato percentuale di raccolta differenziata di Grizzana, assai basso fino al 2010, è stato falsato a vantaggio dei comuni confinanti, che sono risultati essere un po’ più virtuosi di quanto non siano. Nel 2013 vedrà la luce il Piano regionale Raccolta Rifiuti, che recepirà la normativa UE, per la quale il concetto valido fino ad oggi di “Raccolta Differenziata” sarà superato. Non basterà più infatti fare alte percentuali di RD, ma  sarà importante sapere quanto, di tutta la RD prodotta, sarà pronta per essere riciclata. L’importanza delle isole ecologiche sta nel fatto che , diversamente da ciò che viene conferito nei singoli cassonetti della plastica, del vetro e metallo o dell’organico, dove non vi è il controllo di un operatore, qui la selezione  viene fatta subito, dividendo correttamente i materiali.



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