giovedì 10 gennaio 2013

Intervista a Cesare Calisti


Il presidente di Cosea Ambiente risponde alle nostre domande

“Attendiamo il Piano Regionale”

Ciò che conta è “la quantità di materia realmente recuperata e non solo raccolta ”. 

“Stiamo adeguando gli 8 centri e realizzando 2 nuove aree”

D. Presidente Calisti, le zone di montagna sono quelle in cui è più difficile e costoso raccogliere i RU e migliorare la RD, sia per la vastità dei territori appenninici che per la difficoltà oggettiva di servire le borgate isolate…
Prima analisi sulla evoluzione dei servizi di Gestione dei rifiuti nella montagna bolognese: il 17% di Raccolta Differenziata è il dato di partenza del 2005, anno in cui è nata la società Cosea Ambiente spa. Il piano di riferimento Provinciale Gestione Rifiuti 2004-2009 prevedeva, per l’ambito Cosea, un obbiettivo del 39% per il 2009, riconoscendo le specificità del territorio montano. In questi anni è stata avviata l’estensione dei progetti con modello Raccolta Stradale Maxi e Mini Eco punti  su tutti i Comuni.
Sono stati fatti investimenti per il potenziamento dei Centri di Raccolta esistenti e realizzazione di nuovi, come a Marzabotto e Grizzana Morandi. Abbiamo inoltre studiato e attuato modelli personalizzati per specifiche realtà urbanistiche, da concordare con i Comuni Soci. Il piano degli investimenti per l’adeguamento di 8 centri e la realizzazione di due nuove aree per un importo complessivo di circa € 900.000 è stato  approvato dalla Società nel 2008 ed è  attualmente in fase di completamento. In particolare, per la realizzazione dei due nuovi centri a Marzabotto, sono in corso i lavori, mentre a Grizzana Morandi  sono state completate le procedure di appalto ed affidamento dei lavori, da realizzarsi nei pressi del magazzino comunale.
D. La crisi dei consumi, e in parte anche la progressiva riduzione dei rifiuti prodotti sia dalle famiglie che dal sistema produttivo, sta gradualmente riducendo i flussi di indifferenziato avviato a discarica...
Premesso che è in corso l’elaborazione del Piano Regionale Gestione Rifiuti, la cui approvazione è prevista entro il 2013, dove saranno definite le linee per la raccolta, la programmazione e gestione degli impianti di smaltimento, Cosea Ambiente partecipa ad un gruppo di lavoro coordinato da Cosea Consorzio  (gestore della discarica). Tra le priorità del gruppo di lavoro vi è quella di monitorare l’evoluzione dei flussi e analizzare soluzioni per una piena funzionalità corrente e per l’indispensabile evoluzione da discarica ad un moderno impianto integrato di trattamento e smaltimento dei  rifiuti.
D. Quali sono le maggiori resistenze da parte degli utenti del nostro territorio che impediscono di  efficientare la raccolta differenziata?
Ritengo che non esistano resistenze precostituite da parte dei cittadini del nostro territorio. La Raccolta Differenziata  (RD) non è soltanto una variante tecnica della gestione dei rifiuti, più efficiente o più compatibile con la tutela dell’ambiente; è soprattutto un processo in continua evoluzione che richiede un radicale cambiamento di atteggiamenti da parte di una intera comunità nei confronti dei rifiuti che essa produce .Solo attraverso una stretta concertazione tra più attori: le istituzioni (Comuni Provincia Regione) che pianificano e controllano  il cittadino che separa, l’Azienda che raccoglie , i Consorzi di filiera che riciclano, è possibile raggiungere gli obiettivi di RD previsti dalla pianificazione regionale e provinciale e mantenere un giusto equilibrio tra  costi e benefici.
Il capitolo Comunicazione- Formazione  è e sarà anche nel nuovo Piano Industriale 2011/2020 una priorità. Il Progetto “Pinocchio Ripensa il Mondo” che già ha riscontrato forti consensi con i diari per le scuole elementari, dovrà essere sviluppato con nuove azioni nelle scuole medie e negli Istituti Tecnici, toccando una popolazione scolastica che per il nostro territorio è stimata in Circa 15.000 ragazzi.
D. Ha senso pensare ad un’azione “politica” portata avanti assieme ai sindaci per chiedere di rivedere l'obiettivo nazionale di RD, che è del 65%, abbassandolo limitatamente alle zone di montagna?
Esistono problemi di riequilibrio territoriale in molti settori che devono essere nell’Agenda di ogni forza politica e di ogni istituzione. Il PRGR prima citato dovrà affrontare anche il tema della percentuale di Raccolta Differenziata alla luce di quanto previsto nelle direttive UE: quantità di materia realmente recuperata e non raccolta, produzioni procapite recuperate e trasformate ….. si può verificare che a fronte di una raccolta differenziata del 65-70% una parte ritorni in discarica o nei termovalorizzatori, riducendo di fatto la Percentuale di reale recupero di materia prima  e seconda .
D. L'annuncio dell'arrivo dal 1 aprile 2013 della TARES, al posto della TARSU, già viene descritto come una seconda IMU che graverà su famiglie e imprese. Lei come giudica l'arrivo della TARES?
Il recente decreto ha ulteriormente modificato il testo iniziale. Il nuovo articolato va studiato assieme ai Comuni e alle componenti sociali ed economiche del territorio per una sua “equa ed omogenea” applicazione. Sarà comunque una importante occasione per riordinare regolamenti, costi e modalità di riscossione di un tributo legato ad un  servizio che ha un forte peso in una corretta gestione dei sistemi ambientali, se vogliamo consegnare alle generazioni che verranno un ambiente pulito e sano.  

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