C’è un tema, che la legge regionale sulla nascita delle Unioni di Comuni, fatta per ridurre i costi e ottimizzare i servizi, non ha toccato. Ed è il tema spinoso dei segretari comunali, sul quale sono state aperte inchieste, ad esempio a Camugnano, dopo le denunce fatte nei mesi scorsi al programma Report dai Consiglieri regionali M5S. Questi professionisti, iscritti ad un apposito albo, percepiscono compensi che sono mediamente pari a tre o anche quattro volte i compensi dei sindaci, e che vanno da un minimo di 60.000 (quando sono in convenzione tra più comuni) a oltre 100.000 euro l’anno. Abbiamo chiesto alla vicepresidente della regione Simonetta Saliera se, tra le funzioni che i Comuni potranno mettere in gestione associata, rientra anche questa. “L’Unione” è stata la sua risposta “non ha l’obbligo di avere i segretari comunali,
mentre ciò è obbligatorio, per una legge nazionale, per i singoli Comuni. Mi spiace moltissimo che, nelle diverse riforme dello Stato sul contenimento dei costi, il tema segretari comunali non sia mai stato all’ordine del giorno”. Come dire che le Regioni non hanno titolo a legiferare su questo punto. Resta da capire come tali enormi costi potranno essere risparmiati, visto che le Unioni dei Comuni sono fatte per questo, e stiamo parlando di una voce pesantissima nei bilanci. Forse anche le Regioni dovrebbero farsi parte diligente e porre la questione sul tavolo della Conferenza dei Servizi Stato-Regioni.
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