Resta però chiusa la sala d’aspetto
E’ più facile da qualche settimana per i pendolari parcheggiare l’auto in stazione. Il piazzale è stato riasfaltato, eliminando le pozzanghere che prima costringevano gli utenti a fare “zoppo galletto” dall’auto ai binari e viceversa. Ora si attende l’asfaltatura, da parte del Comune di Grizzana, anche del piazzale a Pian di Setta antistante il Bar Moretto,
dove ferma lo Scuola Bus che prende e riporta i bambini a scuola e dove fermano l’auto i genitori che li accompagnano. Il piazzale è stato di recente coperto con un sottile strato di ghiaia, che però non basta a eliminare pozzanghere e fango per gli utenti del parcheggio. Quanto alla Stazione, non è stata ancora riaperta la sala d’attesa, chiusa per “atti vandalici”, come informa da un anno un cartello affisso alla porta. I passeggeri si chiedono se tale motivazione sia sufficiente a giustificare una chiusura che sembra destinata a diventare illimitata, o se qualcuno si stia ponendo il problema. Anche se danni sono stati causati, non è questa una ragione sufficiente per privare di un servizio essenziale, soprattutto d’inverno, gli utilizzatori della stazione, che pagano un biglietto che dovrebbe comprendere anche l’uso della sala d’aspetto e non solo il diritto di salire sul treno. Ma più le stazioni sono piccole, più le autorità competenti se ne disinteressano, obbligando gli utenti a organizzarsi per ottenere il rispetto dei loro diritti.
dove ferma lo Scuola Bus che prende e riporta i bambini a scuola e dove fermano l’auto i genitori che li accompagnano. Il piazzale è stato di recente coperto con un sottile strato di ghiaia, che però non basta a eliminare pozzanghere e fango per gli utenti del parcheggio. Quanto alla Stazione, non è stata ancora riaperta la sala d’attesa, chiusa per “atti vandalici”, come informa da un anno un cartello affisso alla porta. I passeggeri si chiedono se tale motivazione sia sufficiente a giustificare una chiusura che sembra destinata a diventare illimitata, o se qualcuno si stia ponendo il problema. Anche se danni sono stati causati, non è questa una ragione sufficiente per privare di un servizio essenziale, soprattutto d’inverno, gli utilizzatori della stazione, che pagano un biglietto che dovrebbe comprendere anche l’uso della sala d’aspetto e non solo il diritto di salire sul treno. Ma più le stazioni sono piccole, più le autorità competenti se ne disinteressano, obbligando gli utenti a organizzarsi per ottenere il rispetto dei loro diritti.
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