Lapilli: “Mentre il termalismo soffre la crisi e registra un –13,9%,
noi abbiamo aumentato del 9% il fatturato”
Una veduta aerea del complesso termale
e dell’Hotel delle Acque
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Lo scorso dicembre, la Provincia di Bologna ha rinnovato la concessione per lo sfruttamento delle acque termali alla Società Terme di Porretta-Hotel delle Acque Spa. Alla conferenza stampa, seguita da un rinfresco luculliano curato dal personale del Ristorante dell’Hotel, organizzata dalla Provincia nella Sala Rossa l’assessore alle attività produttive e turismo, Graziano Prantoni, ha ricostruito l’iter del rilascio della concessione (analoga concessione, in data 28 dicembre scorso,
è stata rilasciata anche all’Hotel Helvetia). Dopo una proroga di 8 mesi dall’atto di trasferimento temporaneo, ora, verificata l’affidabilità dell’impresa, che conta 63 dipendenti, il trasferimento della concessione è definitivo. Ciò permetterà alla società rilevata lo scorso aprile dal prof. Aspero Lapilli e dal suo socio Lucio di Biase (il precedente proprietario Mauro Checcoli detiene ancora il 30%) di avere le carte in regola per pensare al rilancio. Il sindaco di Porretta Gherardo Nesti ha promesso collaborazione, consapevole del fatto che un successo della cordata guidata da Lapilli darebbe un impulso positivo all’immagine complessiva di Porretta, città termale apprezzata a livello nazionale.
Dopo il rilevamento, nel 2007, delle attività della fallita Terme di Porretta, questi ultimi anni sono stati durissimi e solo la volontà unanime di proprietà e lavoratori ha permesso di tirare avanti. Lapilli ha voluto comunicare ottimismo, e dopo aver ricordato che il suo gruppo non è costituito da semplici investitori, ma da professionisti, ha osservato che a fronte di un –13,9% del termalismo, che sconta la sua parte di crisi, la sua società ha fatto un +9% di fatturato. Di Biase ha sottolineato che quello della Provincia è stato un esame serio e approfondito, che ha preso visione sia dei bilanci che del piano industriale. E’ stata fornita una documentazione dettagliata sull’attività svolta e su quella da svolgere, che comprende una serie di impegni per il rilancio degli investimenti. L’ing. minerario della società, Alessandra Bonoli, ha anche illustrato il progetto per sfruttare il calore delle acque termali, che sgorgano da una profondità di almeno 1.200 metri, per riscaldare la struttura alberghiera. Si tratterebbe di un modo innovativo, ha osservato Lapilli, per utilizzare le molte potenzialità offerte dalle acque termali, che restano uniche per qualità terapeutiche.
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