mercoledì 16 gennaio 2013

Solo 12 Consiglieri regionali su 50 rinunciano al vitalizio.

In attesa di conoscere i motivi per cui gli altri 38 hanno invece preferito  tenere l’assegno mensile a vita, ecco chi sono i Consiglieri virtuosi: Matteo Richetti (Presidente PD dimissionario dell’Assemblea), Palma Costi (nuovo Presidente PD che sostituisce Richetti fino a fine legislatura) e una pattuglia di altri consiglieri PD che comprende Antonio Mumolo, Damiano Zoffoli, Giuseppe Paruolo, Anna Pariani, Thomas Casadei, Giuseppe Pagani, Rita Moriconi e Stefano Bonaccini.
Rinunciano al vitalizio anche due esponenti della Lega Nord, Manes Bernardini e Stefano Cavalli, mentre Alberto Vecchi del Pdl e Roberto Corradi della Lega Nord hanno smesso dal primo gennaio di quest'anno di versare ulteriori contributi ma senza rinunciare a percepire il vitalizio maturato fino a tale data. L'abolizione completa dei vitalizi diventerà effettiva solo a partire dalla prossima legislatura, mentre riguarda gli eletti alle ultime elezioni del 2010 su base volontaria.
La prima finestra utile per rinunciare al vitalizio è scaduta alla mezzanotte di martedì 15 gennaio, ma c’è un giallo che riguarda i due consiglieri Defranceschi (M5S) e Favia (ex M5S espulso da Beppe Grillo, ora candidato al Parlamento per la lista Rivoluzione Civile di Ingroia). I due furono tra i primi a proporre l’abolizione del vitalizio. Mentre Defranceschi in questi giorni si trova all'estero, Favia ha dichiarato di non essere stato avvisato dei termini fissati dall'ufficio di presidenza per rendere effettiva la rinuncia. La sua versione contrasta tuttavia con quanto sostenuto dalla direzione generale dell’assemblea legislativa della Regione, che ha reso noto di aver inviato lo scorso 7 gennaio a tutti i consiglieri regionali una lettera con oggetto "Trattamento indennitario agli eletti alla carica di consigliere regionale: nuove disposizioni in materia di assegno vitalizio" (protocollo 572 del 7/01/2013) proprio per spiegare le modalità di recesso fissate dalla legge regionale 17/2012, approvata prima della pausa natalizia. Con la lettera, secondo la Regione, c’erano anche i moduli da compilare per rinunciare al vitalizio. Favia ha dichiarato di aver effettuato un tentativo in extremis nella serata di martedì 15 gennaio, ultima data utile: se la richiesta non dovesse essere accettata dovrà attendere la prossima finestra che si aprirà a partire dal primo luglio.

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