Rinunciano al vitalizio anche due esponenti della Lega Nord, Manes Bernardini e Stefano Cavalli, mentre Alberto Vecchi del Pdl e Roberto Corradi della Lega Nord hanno smesso dal primo gennaio di quest'anno di versare ulteriori contributi ma senza rinunciare a percepire il vitalizio maturato fino a tale data. L'abolizione completa dei vitalizi diventerà effettiva solo a partire dalla prossima legislatura, mentre riguarda gli eletti alle ultime elezioni del 2010 su base volontaria.
La prima finestra utile per rinunciare al vitalizio è scaduta alla mezzanotte
di martedì 15 gennaio, ma c’è un giallo che riguarda i due consiglieri
Defranceschi (M5S) e Favia (ex M5S espulso da Beppe Grillo, ora candidato al
Parlamento per la lista Rivoluzione Civile di Ingroia). I due furono tra i primi a proporre l’abolizione del vitalizio. Mentre Defranceschi
in questi giorni si trova all'estero, Favia ha dichiarato di non essere stato
avvisato dei termini fissati dall'ufficio di presidenza per rendere effettiva
la rinuncia. La sua versione contrasta tuttavia con quanto sostenuto dalla
direzione generale dell’assemblea legislativa della Regione, che ha reso noto
di aver inviato lo scorso 7 gennaio a tutti i consiglieri regionali una lettera
con oggetto "Trattamento indennitario agli eletti alla carica di
consigliere regionale: nuove disposizioni in materia di assegno vitalizio"
(protocollo 572 del 7/01/2013) proprio per spiegare le modalità di recesso
fissate dalla legge regionale 17/2012, approvata prima della pausa natalizia. Con
la lettera, secondo la Regione ,
c’erano anche i moduli da compilare per rinunciare al vitalizio. Favia ha
dichiarato di aver effettuato un tentativo in extremis nella serata di martedì
15 gennaio, ultima data utile: se la richiesta non dovesse essere accettata
dovrà attendere la prossima finestra che si aprirà a partire dal primo luglio.
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