mercoledì 16 gennaio 2013

No alla black list degli utenti morosi. L’Autorità per l’Energia e il Gas fa marcia indietro, e le Associazioni di consumatori cantano vittoria


Dopo l’annuncio, fatto a settembre 2012, c’era stata una sollevazione delle Associazioni dei Consumatori. Ma dopo un braccio di ferro durato quasi tre mesi, Guido Bortoni, presidente dell’Autorità per l’energia, ha fatto dietrofront, dichiarando che il Registro dei cittadini in ritardo sul pagamento delle bollette di luce e gas non si farà.
Avrebbe dovuto chiamarsi BICSE (Banca dati Inadempimenti dei Clienti nel Settore Energetico), seguendo il modello delle black list bancarie,
che raccolgono i dati dei cattivi pagatori.  Ma lo scorso dicembre Bortoni ha deciso che “non serve avere una black list dei clienti finali. Ci sono altri modi per monitorare e controllare il fenomeno della morosità”.
Resta invece confermato il “numero verde  per il consumatore di energia”, per aiutare gli utenti ad orientarsi tra le numerose offerte commerciali del mercato libero.
Il numero verde 800 166 654, già attivo dal 2007, è a disposizione di tutti quei cittadini che volessero avere maggiori informazioni oltre che chiarimenti su allacciamenti, doppie fatturazioni, contratti, reclami e bonus. Intanto, le associazioni dei consumatori, da sempre contrarie alla “black list”, possono cantar vittoria. “In merito all’istituzione del Registro e all’implementazione del BICSE, abbiamo espresso fin da subito la nostra contrarietà – commenta Pietro Giordano, segretario generale Adiconsum – alla luce della corresponsione già in bolletta di una quota pari a 4,7 euro/anno per la copertura del rischio morosità e alla luce anche del fatto che i consumatori morosi rappresentano solo il 10% del totale e non può essere imputabile loro anche l’iscrizione ad un Registro”.
Proprio da Adiconsum arriva una proposta tutta nuova, finalizzata a frenare quel fenomeno di morosità troppo frequente in Italia: “Destinare una quota di quanto versato dai consumatori in bolletta alla costituzione di un Fondo di Solidarietà Paritetico che aiuti le famiglie in difficoltà nel pagamento delle bollette, salvaguardando al contempo le aziende dell’energia nei confronti del fenomeno morosità”. “Bisogna trovare inoltre – conclude Giordano – soluzioni più avanzate per imprese e consumatori attraverso la conciliazione paritetica extragiudiziale per il contenzioso inerente le morosità”. Qualcosa di simile a ciò che fanno già da anni gli uffici regionali del Corecom per i contenziosi sulle utenze telefoniche.

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