Dopo l’annuncio, fatto a settembre 2012, c’era stata una
sollevazione delle Associazioni dei Consumatori. Ma dopo un braccio di ferro
durato quasi tre mesi, Guido Bortoni, presidente dell’Autorità per l’energia,
ha fatto dietrofront, dichiarando che il Registro dei cittadini in ritardo sul
pagamento delle bollette di luce e gas non si farà.
Avrebbe dovuto chiamarsi BICSE (Banca dati Inadempimenti dei
Clienti nel Settore Energetico), seguendo il modello delle black list bancarie,
che raccolgono i dati dei cattivi pagatori. Ma lo scorso dicembre Bortoni ha deciso che “non serve avere una black list dei clienti finali. Ci sono altri modi per monitorare e controllare il fenomeno della morosità”.
che raccolgono i dati dei cattivi pagatori. Ma lo scorso dicembre Bortoni ha deciso che “non serve avere una black list dei clienti finali. Ci sono altri modi per monitorare e controllare il fenomeno della morosità”.
Resta invece confermato il “numero verde per il
consumatore di energia”, per aiutare gli utenti ad orientarsi tra le numerose
offerte commerciali del mercato libero.
Il numero verde 800 166 654, già attivo dal 2007, è a
disposizione di tutti quei cittadini che volessero avere maggiori informazioni
oltre che chiarimenti su allacciamenti, doppie fatturazioni, contratti, reclami
e bonus. Intanto, le associazioni dei consumatori, da sempre contrarie
alla “black list”, possono cantar vittoria. “In merito all’istituzione del
Registro e all’implementazione del BICSE, abbiamo espresso fin da subito la
nostra contrarietà – commenta Pietro Giordano, segretario generale Adiconsum
– alla luce della corresponsione già in bolletta di una quota pari a 4,7
euro/anno per la copertura del rischio morosità e alla luce anche del fatto che
i consumatori morosi rappresentano solo il 10% del totale e non può
essere imputabile loro anche l’iscrizione ad un Registro”.
Proprio da Adiconsum arriva una proposta tutta nuova,
finalizzata a frenare quel fenomeno di morosità troppo frequente in
Italia: “Destinare una quota di quanto versato dai consumatori in bolletta
alla costituzione di un Fondo di Solidarietà Paritetico che aiuti le famiglie
in difficoltà nel pagamento delle bollette, salvaguardando al contempo le
aziende dell’energia nei confronti del fenomeno morosità”. “Bisogna trovare
inoltre – conclude Giordano – soluzioni più avanzate per imprese e
consumatori attraverso la conciliazione paritetica extragiudiziale per il
contenzioso inerente le morosità”. Qualcosa di simile a ciò che fanno già da
anni gli uffici regionali del Corecom per i contenziosi sulle utenze
telefoniche.
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